Visitando la Sicilia

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CATANIA - Monastero dei Benedettini a San Nicolò l'Arena

A Catania, se non sapete cosa visitare oltre a piazza del duomo, alla “piscaria” mercato del pesce, alla basilica di Sant’Agata, e tanto altro, non perdete di visitare il Monastero dei Benedettini di San Nicolò l’Arena

Il monastero fu fondato dai monaci benedettini della Congregazione Cassinese. La posizione iniziale era appena fuori dalle mura della città, un luogo scelto per la sua tranquillità e per la possibilità di isolamento dal mondo esterno, conforme alla tradizione monastica. Successivamente, i monaci chiesero alla città di Catania di potere ricostruire il sito nel centro storico di Catania per stare al riparo dalle eruzioni dell’Etna ed alle scorribande dei briganti.

Questo Monastero è uno degli edifici religiosi più grandi e impressionanti d'Europa, e rappresenta un esempio significativo dell'architettura barocca siciliana ed ha una storia ricca e complessa che attraversa secoli di trasformazioni, disastri naturali e cambiamenti socio-culturali.

Nel 1693 il monastero fu gravemente danneggiato dal devastante terremoto che colpì la Sicilia orientale, distruggendo gran parte della città di Catania. La ricostruzione, che si estese per oltre un secolo, seguì il gusto del barocco siciliano e fu guidata da famosi architetti come Giovan Battista Vaccarini e Francesco Battaglia.

Nel 1866, con l'Unità d'Italia, gli ordini religiosi furono soppressi, e i monaci furono costretti a lasciare il monastero. Il complesso passò sotto il controllo del nuovo governo italiano, che lo utilizzò per vari scopi secolari, tra cui caserma militare e alloggi per senzatetto.

Dopo la soppressione, il Monastero entrò in un periodo di declino. Solo dopo la Seconda Guerra Mondiale, si cominciò a prendere in considerazione il restauro e la valorizzazione del complesso come patrimonio culturale.

Nel XX secolo, a partire dagli anni ’70, iniziò un lungo processo di restauro, con l'obiettivo di recuperare e preservare il monastero come parte del patrimonio culturale di Catania. I restauri furono orientati non solo alla conservazione delle strutture esistenti ma anche all'adattamento del monastero a nuove funzioni accademiche e culturali.

Nel 1977, il Monastero dei Benedettini è diventato sede dell'Università degli Studi di Catania ed ospita il Dipartimento di Scienze Umanistiche, con aule, biblioteche, uffici e spazi per conferenze e seminari e rappresenta un simbolo dell'identità culturale e storica di Catania e della Sicilia.

Dentro il Monastero:

  • Il Chiostro di Ponente che è il più grande dei due chiostri principali e rappresenta il cuore architettonico del monastero. È circondato da portici con colonne di pietra lavica e marmo bianco, che creano un contrasto visivo spettacolare. Il giardino centrale è progettato secondo i principi benedettini, con piante medicinali e fiori simbolici. Questo chiostro è spesso utilizzato per eventi culturali e accademici, grazie alla sua atmosfera unica e tranquilla.
  • Il Chiostro di Levante è più piccolo e raccolto rispetto al Chiostro di Ponente ed offre un’atmosfera più intima. La sua architettura è meno monumentale ma altrettanto raffinata, con un cortile interno che favorisce la meditazione e il raccoglimento grazie ad uno spazio ombreggiato per passeggiate e riflessioni. È caratterizzato da una fontana centrale e da un porticato che lo circonda, fornendo uno spazio ombreggiato per passeggiate e riflessioni.
  • La Sala Vaccarini è un esempio emblematico dell’architettura barocca siciliana, con stucchi intricati, affreschi decorativi e un design spazioso che riflette il gusto e l’eleganza dell’epoca. Utilizzata oggi per conferenze e eventi, la Sala Vaccarini prende il nome dal celebre architetto che contribuì alla sua progettazione.
  • La chiesa di San Nicolò l’Arena, adiacente al monastero, è una delle più grandi chiese barocche in Sicilia. La sua costruzione iniziò nel 1687, ma non fu mai completata. La facciata incompleta mostra la grandiosità del progetto originario, mentre l'interno presenta un'architettura imponente con una navata centrale vasta e soffitti affrescati. La chiesa ospita uno degli organi più grandi d’Europa, con una cassa armonica barocca decorata con intagli dorati.
  • Infine, il monastero ospita una ricca biblioteca e archivi storici che conservano migliaia di volumi antichi, documenti, manoscritti e incunaboli che testimoniano la lunga storia culturale del complesso e della città di Catania. Questi spazi sono oggi utilizzati sia per la ricerca accademica che per mostre pubbliche.

Con le visite guidate potrete godere appieno la sua ricca storia, l'architettura e l'arte. Le visite includono l'accesso ai chiostri, alle sale storiche e alla chiesa di San Nicolò l'Arena. Guide esperte forniranno dettagli approfonditi sulla vita dei monaci, sulla ricostruzione barocca e sul restauro moderno.

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